Industria contro aumento plastic tax

Tre associazioni di produttori e trasformatori europei di materie plastiche -EuPC, PlasticsEurope e Petcore Europe – chiedono alla Commissione europea di non incrementare la tassa europea che già colpisce gli imballaggi in plastica che non vengono riciclati negli Stati membri. La proposta per il bilancio a lungo termine 2028-2034 della UE, all’interno della sezione “risorse proprie”, prevede un incremento della Plastics tax UE, che passerebbe da 0,80 a 1 euro per ogni chilogrammo diimballaggio non recuperato. Nel 2023, questo contributo ha generato 7,2 miliardi di euro di entrate. I firmatari chiedono, inoltre, che i proventi di questa tassa – che viene versata dagli Stati membri e non direttamente dai produttori di imballaggi (solo la Spagna lo riversa sulle aziende) – siano destinati a un fondo dedicato alla costruzione di un’economia più circolare per le plastiche. Infine, la Commissione europea dovrebbe presentare una valutazione d’impatto sugli effetti di questo prelievo, tenendo conto delle problematiche di competitività lungo la filiera manifatturiera delle materie plastiche.
Nella proposta vengono ipotizzate anche una tassazione indiretta per le imprese con fatturato superiore ai 100 milioni di euro, attraverso l’iniziativa “Corporate Resources for Europe”, nonché la creazione o l’estensione di imposte indirette basate su criteri ambientali.