La chimica europea non si risolleva

19 Dicembre 2025 in News

La chimica europea non si risolleva

Cefic ha rilasciato il report sull’andamento dell’industria chimica europea nei primi otto mesi dell’anno e – lo diciamo subito – i dati non sono buoni. Le ragioni della crisi sono note: i costi energetici in Europa restano tra i più alti al mondo – circa tre volte superiori a quelli degli Stati Uniti – e la domanda non decolla, mentre la concorrenza internazionale resta molto forte, soprattutto quella cinese. Inoltre – afferma l’associazione europea dell’industria chimica -, “le strategie che hanno funzionato in passato sembrano aver esaurito il loro effetto: l’Europa sta pagando il prezzo di un mercato aperto e di un livello di regolamentazione senza pari, al punto da essere entrata in una fase critica”. A livello geografico, l’andamento della produzione chimica nei primi nove mesi dell’anno è a macchia di leopardo: i Paesi Bassi hanno registrato un calo della produzione chimica del -6,2%, la Francia del -3,9%, mentre la Spagna ha contenuto la perdita sotto il punto percentuale; Germania e Italia hanno registrato cali del -3,2% e del -2% rispettivamente. Solo il Belgio, tra i principali paesi europei, ha riportato un lieve aumento, pari al +0,2%.
Sul fronte dei prezzi, infine, non ci sono state sensibili variazioni rispetto al 2024, ma – a causa della bassa domanda – le vendite in valore sono diminuite tra gennaio e agosto del -2,3%.

Fonte: https://www.polimerica.it/articolo.asp?id=34953